TORINO CONSOLATA: PARTE IL PROGETTO A3

  • Le FMA del Piemonte, in collaborazione con il Comune di Torino e con l’aiuto di amici e benefattori, aprono le porte della Comunità della Casa della Giovane di Via Giulio 8 per un nuovo Progetto di Accoglienza e Accompagnamento verso l’Autonomia. sei ragazze che al momento della richiesta hanno tra i 18 e 21 anni, sono ospitate per vivere una esperienza di Coabitazione Educativa Solidale per la crescita verso l’Autonomia. Le ragazze saranno accompagnate a prendersi cura di 7 aree della propria vita:
  • La propria storia personale
  • Il proprio progetto formativo/lavorativo
  • Le proprie relazioni
  • La gestione del tempo
  • La gestione delle risorse economiche
  • La cura del benessere psicofisico
  • La cura degli ambienti personali e comuni.

Il tutto sarà seguito da una equipe di professionisti FMA e laici che si ispirano al carisma salesiano di  don Bosco e Madre Mazzarello.

 

A3 cartolina informativa

 

IL PROGETTO A3 IN 10 PUNTI


1. Cosa è il Progetto A3?

Il Progetto A3 è un servizio di Accoglienza e Accompagnamento nei processi di Autonomia(e)per
ragazze (18-21 in entrata), attraverso l’esperienza di Coabitazione Solidale ed Educativa.

2. Perché è nato il Progetto A3?

Il progetto nasce dal confronto tra più realtà educative che condividono e si riconoscono nella
Spiritualità e Pedagogia Salesiana.

Dal confronto è emersa la necessità di sperimentare questa nuova forma di accoglienza verso
una fascia di età che risulta avere, anche in base alle statistiche, meno opportunità rispetto ad altre. Il
capofila del progetto sono le FMA dell’Ispettoria del Piemonte Valle d’Aosta, coadiuvate dalle
Associazioni del CIOFS-FP, Vides Main, Vides Laurita, ADMA e 2PR . Il Progetto è in Co-progettazione con
il Comune di Torino.

3. Qual è la sede del progetto di accoglienza?

La coabitazione solidale avrà
sede a Torino in via Carlo Ignazio Giulio n° 8, nei locali della Casa
della Giovane delle FMA
, (già residenza universitaria e casa di formazione per ragazze in ricerca
vocazionale).
I locali richiamano l’ambiente familiare e sono strutturati per salvaguardare la privacy ma
anche per favorire la vita di gruppo.

Le ragazze avranno a disposizione camere singole con servizi interni, un ampio terrazzo, un living,

una sala da pranzo, una cucina, una lavanderia.

E’ ubicata in centro città, quindi comoda ai Serviz
i di cui le ragazze potrebbero aver necessità,
servita in modo adeguato dai mezzi pubblici.

4. A chi è rivolto il progetto? Destinatarie

La Casa della Giovane delle FMA ha predisposto il primo piano dello stabile per l’accoglienza di 6
ragazze che, all’inizio dell’esperienza, appartengano alla fascia di età 18-21 anni e che:

si trovino nella cosiddetta “Zona grigia” a causa di fragilità familiare e/o povertà educativa,
condizioni economiche carenti, bassa scolarizzazione;

abbiano la necessità di vivere in un ambiente diverso da quello familiare, o a conclusione del
loro percorso residenziale in comunità e/o in affido familiare, debbano trovare un luogo
vitale per uscire gradualmente dalla tutela.

Data la tipologia del progetto, non sarà possibile accogliere ragazze che necessitano di
accompagnamento di tipo sanitario o di recupero.

5. Le ragazze pagano una retta?

No, le ragazze non pagano una retta in quanto le spese di vitto e alloggio di ogni ragazza sono
coperte dal finanziamento dal Comune di Torino all’interno del Piano di Inclusione.

6. Quanto tempo possono essere ospitate nella Casa della Giovane?
Per ogni ragazza sarà stilato un PEI (Piano Educativo Individualizzato) in cui verranno definiti gli
obiettivi personali rispetto alle autonomie da raggiungere per la dimissione. Si valuta comunque una
permanenza massima non superiore ai 36/48 mesi (ma si terrà conto delle eventuali eccezioni.)

7. Come viene gestito il tempo delle ragazze?

Ogni ragazza seguirà il proprio progetto personale, ma sarà coinvolta nel quotidiano della
coabitazione nei confronti della quale avrà una parte di responsabilità.

Nel concreto, saranno garantiti spazi e tempi da gestire in autonomia e altri da vivere in comune,
normati da un regolamento interno.

8. Quale è il regolamento interno?

Le ragazze che entrano nel progetto A3 firmano un PATTO FORMATIVO in cui si impegnano a
rispettare integralmente l’accordo e a percorrere un cammino di crescita e autonomia. I dettagli
potranno essere comunicati in sede di colloquio lasciando aperta la possibilità di adattarli alle singole
situazioni.

9. Quali figure accompagnano le ragazze nei processi di autonomie?

Il progetto sarà svolto da
un’equipe educativa diffusa che avrà come perno una coordinatrice
che, coadiuvata da
una educatrice, farà da riferimento al gruppo delle ragazze in coabitazione, con una
presenza vicina ma non invasiva.

L’educatrice sarà affiancata da un
insieme di figure professionali, (in primis una psicologa)
messe a disposizione dal soggetto capofila e dalle realtà partner, che entreranno in funzione a seconda

dei bisogni emersi e della necessità di orientare i percorsi.

La
comunità FMA, che abita in un’ala diversa dell’edificio che ospiterà la coabitazione, fungerà
da supporto alle varie attività e garantirà lo spirito di famiglia tipico degli ambienti salesiani.

10. Cosa faccio se vengo a conoscenza di una ragazza che potrebbe essere adatta al progetto?

Contattare per WhastApp suor Valentina Robazza al 333 8854817 con le informazioni essenziali
della persona inviante e sarete richiamati al più presto. Dopo i primi contatti seguiranno i colloqui*
personali con le ragazze individuate.


*N.B: Le ragazze vengono accolte dalla coordinatrice del progetto per un primo colloquio su:

richiesta informale della ragazza stessa;

richiesta formale dei Servizi Sociali della città di Torino

segnalazione di educatori, formatori, insegnanti, adulti sensibili e attenti ai processi di autonomia
dei neomaggiorenni;

segnalazione dalle agenzie educative in partenariato con il soggetto promotore del progetto o da
eventuali stakeholder.

Grazie

La Cabina di Regia del progetto A3!