Agliè: festa di don Bosco

Entusiasmo sempre giovane, idee originali che portano in sé valori senza tempo, armonia e un desiderio invincibile di perseguire la strada intrapresa continuano ad essere alla base della vitale attività dell’oratorio “San Domenico Savio e Beata Laura Vicuna” di Agliè. Grazie all’apporto di energia fresca dei nuovi arrivati che vanno a ingrossare le fila del già nutrito plotone di animatori, l’oratorio alladiese anche durante questo periodo di forte disincanto non viene meno agli appuntamenti consueti che segnano il corso dell’intero anno catechistico. Se già durante il periodo natalizio si era registrata una notevole e costante affluenza dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie alle iniziative messe in campo da Don Melino, da Suor Bertilla e dal gruppo di catechisti e animatori, nel duplice appuntamento predisposto per ricordare la salita in cielo del Santo protettore dei giovani, San Giovanni Bosco, non vi è stata solo la partecipazione dei più assidui frequentatori dell’oratorio, ma essa è stata a dir poco corale. Il 2015 sarà un anno particolare per i salesiani di tutto il mondo e in generale per coloro che hanno trovato una guida nel sacerdote umile votato all’amore per la gioventù: ricorreranno i duecento anni dalla nascita di Giovanni dei Becchi. Questa straordinaria ricorrenza è ricordata attraverso il viaggio dell’urna contenente la reliquia della mano destra del santo attraverso i vari luoghi in cui il giullare dei campi torinesi ha lasciato il suo inconfondibile segno: ancora una volta è stato Don Bosco stesso ad andare incontro alla sua gioventù, a portare in menti fiaccate dall’aria pesante di ingiustizie e opportunità mancate un vento rigenerante. Sabato 18 gennaio l’oratorio alladiese accompagnato da un buon numero di ex allieve ha raggiunto San Benigno per celebrare insieme con i bambini e i ragazzi dei paesi della diocesi eporediese l’arrivo dell’urna. In perfetto stile salesiano si sono susseguiti canti, preghiere, racconti e infine la celebrazione dell’Eucarestia presieduta da un entusiasta Vescovo Edoardo.

Il sabato successivo invece non poteva mancare la festa in oratorio, come da tradizione più che consolidata. Anche quest’anno, così come lo scorso, l’importanza della festa dedicata a Don Bosco per l’oratorio di Agliè è stata rimarcata dalla presenza sorridente del Vescovo Edoardo, il quale ha celebrato l’Eucarestia e ha partecipato alla cena semplice e allegra in oratorio insieme con i bambini e i ragazzi. La festa è poi proseguita presso il salone polifunzionale dove è andato in scena uno spettacolo a cui hanno partecipato tutti i bambini dell’asilo, delle scuole elementari e i ragazzi delle medie: canti, balli e musiche allegre hanno animato la gelida notte alladiese. Tutti coloro che hanno prestato il loro impegno e la loro dedizione, terminato lo spettacolo, in cuor loro hanno sperato che l’eco di quei suoni giungesse fino al più alto dei cieli e fosse accolto dal sorriso inconfondibile incastonato nel viso tondo come una mela di colui che fino all’ultimo respiro non ha smesso di dare un risvolto sociale alla sua nobile quanto essenziale occupazione quotidiana.

 

Cristina Succio

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