DON BOSCO A CALUSO

L’Urna di Don Bosco, con la preziosa reliquia, giunge all’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Caluso, poco dopo le ore 13 del18 gennaio 2014. L’accoglienza è molto calorosa, nonostante la pioggia, e sonora, con una nutrita Banda Musicale e tanta gente. In Chiesa attende don Bosco la sua Pianeta, indossata per la celebrazione della S.Messa nel 1881 nellaChiesa di S. Rocco e ivi conservata come una preziosa reliquia. Siamo grate al Parroco, don Loris Cena, che si è dato da fare per poterla esporre al pubblico presente. L’urna fa il suo ingresso dal cancello della Cascina, preceduta dalle auto dei Carabinieri. Con la Banda, sono ad accoglierlo il Parroco, il Sindaco, i Carabinieri, gli Alpini, Cooperatori, Exallieve, giovani, anziani e tanti amici, un diacono di Ivrea Gianpaolo Bretti e un seminarista, Giovanni Pasero, ma soprattutto le Sue Suore, dal Lui volute come “Monumento a Maria Ausiliatrice”. Sono loro a rivolgere il primo saluto all’amato Padre. Gli danno poi il “Benvenuto” nella nostra Casa e nel territorio calusiese il Parroco ed il Sindaco. Don Luca Barone rivolge un saluto a tutti i presenti e spiega il significato del “Don Boscoè qui”.Dopo i saluti d’accoglienza, il Parroco dà inizio ad un Rosario meditato, nel quale si susseguono versetti del Vangelo, intenzioni di preghiera e lettura di scritti di don Bosco. Trascorre troppo in fretta l’ora e mezza a nostra disposizione. Noi Suore non vogliamo perdere nemmeno un istante di queste ore preziose e storiche e ci stringiamo più volte attorno al nostro caro Padre. Significativo e commovente il momento della rinnovazione dei S. Voti, seguita dal canto: “O qual sorte, siamo Figlie di Maria Ausiliatrice”. Poi l’assemblea rinnova le Promesse Battesimali. Don Bosco lascia la nostra Casa, alla volta di S. Benigno Canavese, alle ore 14,30 del 18 gennaio 2014, anno di grazia del Signore. Alla partenza del Santo la commozione è grande per noi e per tutti i presenti. Siamo certi che il suo passaggio non è stato invano. Gli abbiamo affidato qualche vocazione sacerdotale e religiosa.

Il saluto delle Sue Suore

“Padre, ti accolgono con immensa gioia le tue Figlie, che tu hai voluto come Monumento a Maria Ausiliatrice e alle quali hai detto: quando scrivete ai vostri genitori, dite che don Bosco li saluta, che prega per loro e che saranno salvi fino alla terza e alla quarta generazione. Grazie, Padre Santo. Continua a benedire il tuo Istituto e questa Casa che tanto ti ama. Benedici il territorio che ci ospita, il Sindaco e tutta la popolazione di Caluso, in particolare i giovani e i nostri Benefattori. Ti preghiamo per la Diocesi di Ivrea, per il Vescovo, il suo Vicario, per il nostro Parroco, don Loris e per la sua Parrocchia. Fa’ che sbocci ancora da questa buona terra qualche vocazione sacerdotale e religiosa. Amen.”

L’omaggio del Parroco don Loris (qualche stralcio)

“Don Bosco è ritornato a Caluso perché nel 1881 ha celebrato la S. Messa nella chiesa di S. Rocco, come testimonia la Pianeta qui alle mie spalle. La sua presenza tra noi, ci aiuterà a vivere un momento di grazia e di fede eccezionali e ci porterà grazie su grazie. Siamo chiamati a vivere in un’epoca di nuova evangelizzazione, don Bosco dal cielo ci guiderà e ci aiuterà. Gli chiediamo il dono di qualche vocazione sacerdotale e religiosa. Don Bosco, guidaci, sostienici e accompagnaci”.

L’omaggio del Sindaco (stralcio)

“Sul piano personale sono emozionato, orgoglioso e riconoscente per questa sosta di don Bosco a Caluso. Tanti i ricordi legati a questo Santo sociale. La sua è stata una vita esemplare a servizio dei giovani più poveri. Ricordo il sogno dei nove anni sentito narrare quando anch’io frequentavo il catechismo. Non con le percosse … Voglio legare questo sogno al nostro tempo, in cui la rabbia e il conflitto sociale sembrano trionfare. Don Bosco ci insegna la strada giusta”.

Don Luca Barone

“Don Bosco finalmente si prende un’ora e mezza di fiato, qui con le sue Suore. Questa non è una sosta ufficiale, ma dell’affetto”.

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