La Valle d’Aosta festeggia il Bicentenario della nascita di don Bosco

Venerdì sera 27 febbraio 2015, nella Biblioteca Regionale di Aosta, c’è stata l’inaugurazione della mostra La società dell’allegria; l’Oratorio di Don Bosco “Questa è la mia casa” a cura di Davide Cestari, Miriam Grandi con la collaborazione di Giovanni Barrani, Daniele Ciacci, Luca Fiorin. Realizzata per il Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini dell’agosto scorso. Cosi si legge nel volantino di  presentazione della mostra: «Questa è la mia casa» è l’iscrizione che campeggia sulla porta della povera casa di san Giovanni Bosco ai Becchi in Piemonte, a una ventina di chilometri da Torino. Può sembrare una frase banale, per indicare le quattro mura dove è nato e vissuto per i primi anni. In realtà queste parole dicono tutta la semplicità con cui si sono svolti i fatti miracolosi di una vita toccata dal Mistero in modo straordinario. Ed è proprio qui il miracolo: nella quotidianità di rapporti familiari è nata la storia del “saltimbanco” che diventò sacerdote e abbracciò migliaia di giovani in tutto il mondo. Tutto ebbe inizio da una collina sperduta, poche case, una cascina dove si lavorava duro tra i campi e il bestiame.

Successivamente c’è stata la conferenza “Don Bosco ieri e oggi” con gli interventi di Don Francesco Motto e Suor Piera Ruffinatto. I saluti di Mons Franco Lovignana – Vescovo di Aosta -, Augusto Rolladin – Presidente della Regione Valle d’Aosta, Emily Rini – Assessore all’Istruzione e alla Cultura e con una  buona  partecipazione  di autorità politiche, civili, militari, genitori e amici di Don Bosco. Ancora una volta abbiamo potuto cogliere quanto don Bosco sia amato ovunque anche in Valle d’Aosta e il suo messaggio di:  educatore, padre, maestro e amico dei giovani è  molto attuale.

Sr Anna Maria Geuna

La video intervista a don Francesco Motto e a sr Piera Ruffinatto, alle autorità civili e religiose